Madame

(Vicenza, 2002 – )

(Di Annibale Gagliani, Università del Molise / Università del Salento)

Francesca Calearo, in arte Madame, è la voce femminile della Generazione Z italiana. Esordisce come rapper a soli 16 anni, con il brano “Sciccherie”, certificato disco di platino – condiviso sui social da Cristiano Ronaldo. Nel percorso di crescita artistica, può ben dirsi cantautrice, sperimentando a livello musicale differenti generi: l’hip hop, il blues, il folk, la samba, le sonorità arabe e la pizzica salentina. Annovera nella sua giovane carriera due partecipazioni al Festival di Sanremo: edizione 2021 col brano “Voce”, che vince il Premio Lunezia per il valore musical-letterario; edizione 2023 con il brano “Il bene nel male”, ispirato alla canzone “Via del Campo”di Fabrizio De André, il suo principale modello cantautorale.

I primi album dell’artista, Madame (2021, Sugar Music), vincitore della Targa Tenco come miglior opera prima, e L’amore (2023, Sugar Music), la rendono a livello testuale depositaria ed interprete delle pulsioni, del disagio e del malessere dei figli del nuovo millennio. Le parole più utilizzate nel suo canzoniere sono vere e proprie key words per i ventenni d’oggi: amore, protagonista del secondo lavoro discografico, concept album che sperimenta il più nobile sentimento da ogni sfaccettatura; gli eteronimi bene e male, una dicotomia dell’essere umano nella storia; i verbi morire e respirare, altro contrasto delle fragilità giovanili; termini come onda e mare, nell’ottica di un personale panismo vissuto dalla cantautrice nelle sue canzoni. La sua scrittura non è mai banale, capace di spaziare tra registri, dal basso, talvolta triviale, a quello aulico, versificando con una sillabazione varia, affidandosi all’utilizzo di figure retoriche tradizionali.

I temi trattati sono coerenti col proprio percorso esistenziale: la ricerca espressiva si trasforma in creatività di formazione, nella quale l’artista si libera della rabbia repressa, figlia del periodo adolescenziale che la vede vittima di atti di bullismo; la bisessualità come sussulto della carne e comprensione della propria identità. Nel suo stile, dal timbro talvolta distorto con l’autotune, per cogliere gli echi musicali del Mediterraneo, pulsano le lezioni di album come Tutti morimmo a stento e Anime salve di Fabrizio De André e delle orchestrazioni di Ludovico Einaudi. Le sue capacità espressive la portano ad essere riconosciuta e ricercata dall’empireo della musica italiana contemporanea: scrive per Laura Pausini il brano “Scatola”, co-scrive insieme ad Angelina Mango e Dardust la canzone “La noia”, vincitrice del Festival di Sanremo 2024; collabora per numerose hits insieme a nomi del calibro di Fabri Fibra (“Il mio amico”), Gué Pequeno (“Dimmi ora”), Sfera Ebbasta (“Tu mi hai capito”), Blanco (“Tutti muoiono”), Ernia (“Nuda”), Rkomi e Carl Brave (“Bugie”),  Pinguini Tattici Nucleari (“Babaganoush”), Marracash (“L’anima”), Ghali (“Pare”), Massimo Pericolo (“Airforce”) e Lazza (“Caos”).   

Madame è la cantautrice che racconta con autenticità, al di fuori delle convenzioni del mercato e dei modelli stereotipati, il mondo attuale: patinato ma in disfacimento, coi sentimenti rivolti all’individualismo. Sembra voler intraprendere con l’ascoltatore un viaggio che possa portare al superamento delle barriere e dei limiti sessuo-affettivi che i giovani italiani si ritrovano davanti al cammino. Mette in discussione i codici binari della società, affermando la propria bisessualità come scoperta interiore, in particolare a benpensanti e ultraconservatori, con un erotismo che si serve della canzone per sprigionare l’essenza delle emozioni vissute. Una ricerca dalle radici piantate nella letteratura e nel mito greco, sperando di smuovere le coscienze del suo Paese, in cui i diritti civili non vengono sempre rispettati. A livello musicale, nasce dal microuniverso del rap, che l’ha portata a sviluppare una scrittura coraggiosa, priva di filtri inibitori. La creatività in barre hip hop non le ha impedito di custodire una sensibilità per le contaminazioni musicali. Ha composto le melodie e gli arrangiamenti di gran parte del suo canzoniere, cercando echi d’ispirazione nella musica popolare, la world music e i generi mainstream dei Continenti. Come la pizzica salentina, durante La Notte della Taranta 2021, della quale è stata maestra concertatrice. Come i bpm della trap americana e i vortici passionali della cumbia colombiana. O ancora i cori della samba carioca, i flauti e i canti vibranti delle musiche arabe.

Nella costruzione poetica, Madame va oltre la semplice metafora, utilizzando figure retoriche che rimandano al meglio della tradizione letteraria italiana (è una lettrice appassionata della Divina Commedia di Dante Alighieri).Utilizza la personificazione per dare vita a oggetti inanimati, ma fortemente simbolici:

Come pioggia che guarda il cemento

e scorre come il nostro sangue misto

questa luce che va giù di nuovo

e poi ritorna nell’abisso in cui ti ho visto

(“Luna”, Madame, 2021)

E su una barca senza remi

ho visto il vento immobile

su una bici senza freni

ho visto il suolo correre

(“Tutti muoiono”, da Madame, 2021)

Èricorrente nei suoi versi l’iperbole, figura retorica scelta spesso dall’ultima generazione di cantautori per amplificare le proprie emozioni su un fatto del proprio vissuto:

Ogni mia parola si appoggia alla musica/ pure nel mentre di una guerra punica

(Dimmi ora”, da Madame, 2021)

Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa

(“La noia”, Sanremo 2024).

Appare ilpoliptoto, una delle figure retoriche più ricercate: “Ti strapperai i capelli per strappartene il pensiero” (“Respirare”, da L’amore, 2023);“Muoio senza morire in questi giorni usati” (“La noia”, Sanremo 2024).

Madame è dotata di un’ironia beffarda, che rasenta la stand-up comedy, riversata nei calembour che sfruttano l’omofonia del lessico e talvolta citano vip del panorama italiano:

La vita mi fa ‘click’ sul clito, eh 

sa che godo quando preme il dito, eh

(“Clito”, da Madame, 2021);

Davanti alla pandemia siamo tutti uguali

anche se la panda mia adesso è nel garage

(“Covid-freestyle”, 2020);

Sì, però non è che canto ogni momento della giornata come Al Bano 

ho messo al basso Brunetta e spaghetti alla chitarra

(“Tekno pokè”, da L’amore, 2023).

Il contrasto che si annida nell’uomo è rintracciabile tra testi dell’artista vicentina attraverso l’antitesi,

Tu non esisti, ma io ti sento (“Avatar – L’amore non esiste”, da L’amore, 2023)

A volte sono tutto, spesso sono niente (“L’anima” feat Marracash, 2019)

e con l’utilizzo dell’ossimoro, (“Il bene nel male”, da L’amore, 2023).

L’armonia della strofa per Madame è raggiunta principalmente attraverso incastri di rime e assonanze, magari utilizzando un registro aulico:

Il pudore di un uomo sicuro, quello del suo castigo

lo sproloquio di un uomo moderno, quello di un uomo antico

nelle tue mani metterei i miei sogni

nei tuoi capelli pianterei germogli

(“Come voglio l’amore”, da L’amore, 2023)

Talvolta propone delle citazioni dotte, come il tema melodico dalle sonorità medievali de “La fiera dell’Est” di Angelo Branduardi:

La festa della cruda verità

fuori c’è un miracolo, la gente impazzirà

questa notte c’è la festa della cruda verità

(“La festa della cruda verità”, da L’amore, 2023)

Sulla scia dei maggiori trapper e rapper contemporanei, sceglie interiezioni giocose per legare i versi, colmando i vuoti nella traccia vocale:

Perché domani te ne vai?

Mmm-mmm-mmm-mmm-mmm

perché, perché, perché

perché mi ami a metà?

Mmm-mmm-mmm-mmm-mmm (“Aranciata”, da L’amore, 2023)

Ti vorrei pettinare sentendoti urlare a ogni nodo che sciolgo

e farti capire che cosa vuol dire affrontare chi sei

ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah-ah

(“Per il tuo bene”, da L’amore, 2023).

A livello sintattico, Madame costruisce strutture dinamiche, che alternano l’asindeto nel verso (“Se eri tu, nostalgia, male d’Africa”; “Pare” feat Ghali, 2022), alla replica dei tratti conversazionali del parlato con la scelta di giovanilismi in voga nella contemporaneità e frasi scisse:

Come va, bro?

non ti sento bene, eh

(“Istinto”, Madame, 2021)

“Certe sere in cui mi manca a merda,

e, sì, che è lì, eh 

(“Sciccherie”, 2019)

Dove sei finita, amore? Come, non ci sei più?

(“Voce”, da Madame, 2021)

“Pure se mi vedi poco, tu mi hai capito/ e pure se ti edo poco, tutto ho capito” (“Tu mi hai capito”, da Madame, 2021).

Come la gran parte dei rapper e dei trapper della sua generazione, Madame utilizza in alcuni frammenti del suo canzoniere il plurilinguismo, disseminando forestierismi comuni e altri più ricercati: anglismi come “vibes”, “baby” e “mood”; orientalismi come “salaam alaikum” (forma di saluto mediorientale), “Googoosh” (nome d’arte di Faegheh Atashin, leggendaria cantante iraniana) e “babaganoush” (la salsa di melanzane con spezie originaria del Libano); ispanoamericanismi come “milagro” (la tequila messicana dolce), “cumbia” (danza tipica della Colombia), e parole hawaiane come “pokè” (piatto a base di pesce crudo, frutta  e verdure).  Appare spesso l’idioletto per marcare alcuni versi intrisi d’affetto familiare o amoroso:

Papi, dimmi che non sparirai

mami, raccontami una favola

voglio un lieto fine

papi, cantami un po’ di Faber (“Papy mamy”, da Madame, 2021)

Pargolina, salivando mi fai raggiungere orgasmi

(“Bamboline boliviane”, da Madame, 2021).

La lingua dell’Eros della cantautrice vicentina, che sonda sensazioni inesplorate nel concept album L’amore, tesse dei testi che descrivono la bisessualità dell’artista e portano l’ascoltatore a immergersi nelle canzoni con concentrazione per comprendere la tipologia di rapporto raccontato (sempre fuori gli schemi). Come “Il bene nel male”, postmoderna “Via del campo”di Fabrizio De André, che fa luce su un fragile amore nato tra una prostituta e la sua cliente, una donna, rovesciando il cliché della canzone di De André in cui è un cliente maschio a innamorarsi della prostituta. La parola “puttana” – che doveva essere il titolo originale del brano “Il bene nel male”, poi censurato dalla commissione valutativa del Festival di Sanremo –, rimane nel testo come iperbole ossimorica, un turpiloquio il cui effetto è smussato dal sostrato giovanilistico del linguaggio di Madame.

La cantautrice esplora i meandri della masturbazione e del sesso orale in parte con allusioni, servendosi di eufemismi, metafore o similitudini, e in circostanze più trascinanti anche con l’utilizzo di turpitudini e di volgarità visibilmente realistiche:

Ho il frutto della tua passione tra le gambe mie

ho la fica coi semi

ho un succo che mi scende alle calcagna mentre penso che

mi succhieresti rumorosamente come fai con l’ostrica

(“Respirare”, da L’amore, 2023).

Il mio nuovo maestro mi ha dato una carezza

e ho pensato a quel gesto, invece di pensare a te

(“Il mio nuovo maestro”, da L’amore, 2023)

Pensavo a una ballerina che mi succhiasse la figa

prima di una copertina o prima dello show

penso a madre natura con due poppe da paura

che fa suora di clausura se le chiedo un job

(“Pensavo a… -skit”, da L’amore, 2023)

Nel percorso empirico ed evocativo sul senso dell’amore, Madame si serve di riferimenti alla mitologia greca per descrivere l’individualismo in una relazione, oltre alle pulsioni che possono portare fino alla ninfomania, cercando comunque di rafforzare il desiderio di un amore idilliaco:

Dimenticata per errore

trascurata per dolore

maltrattata, egoismo

diventata Narciso

(“Se non provo dolore”, da L’amore, 2023)

Oh-oh-oh nympha

ridammi la mia linfa

ti spingerei nell’Ade

per non guardarti più

(“Nimpha – La storia di una ninfomane”, da L’amore, 2023)

Se la tempesta arriverà a me

farò festa ogni notte con te

la mia musa mi guiderà a te

(“L’onda – La morte del marinaio”, da L’amore, 2023).

L’artista chiama in causa le filosofie orientali e le teorie della psicanalisi occidentale per autodeterminarsi ed esprimere a pieno sé stessa (giocando linguisticamente con l’allitterazione): “

Ma nella scorsa vita avevo il cazzo

e lo so da come sono yin e sono yang

e sono Jung (“Donna vedi”, da L’amore, 2023)

Sceglie di non uccidere idealmente il padre, rovesciando il Complesso d’Edipo: (“Padre mio, non ti ucciderò/ fino a dove posso spingermi per amore”; “L’eccezione,” 2022).

“L’eccezione”, è un brano contenuto nella colonna sonora della serie TV Bang Bang Baby, The Apartment-Wildside-Amazon, 2022.  La musica di Madame è un viaggio di formazione per l’ascoltatore italiano proiettato nel futuro. Nonostante la giovane età, dimostra una determinata ricercatezza che ha già fatto breccia nel pubblico: 1 milione di follower su Instagram, 5,5 milioni di follower su TikTok, 2,5 milioni di ascolti mensili su Spotify, più di 400 milioni di stream su YouTube, oltre 3 milioni di dischi venduti (dati della La Federazione Industria Musicale Italiana). Si candida a diventare la futura regina della musica italiana: un linguaggio innovativo aperto alle sfumature dell’ellisse, ma sempre attento allo stile della tradizione canora italiana.

(Intervista a Madame per Esse Magazine)

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