Che roba Contessa
all’industria di Aldo,
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti,
volevano avere i salari aumentati,
gridavano, pensi, di essere sfruttati.
E quando è arrivata la polizia
quei quattro straccioni han gridato più forte,
di sangue han sporcato il cortile e le porte,
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire…
Compagni dai campi e dalle officine,
prendete la falce e portate il martello,
scendete giù in piazza, picchiate con quello,
scendete giù in piazza e affossate il sistema!
Voi gente per bene che pace cercate?
La pace per fare quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo, vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sottoterra!
Ma se questo è il prezzo, l’abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev’essere sfruttato!
Sapesse contessa che cosa m’ha detto un caro parente, dell’occupazione:
che quella gentaglia rinchiusa lì dentro, di libero amore facea professione!
Del resto, mia cara, di che si stupisce, anche l’operaio vuole il figlio dottore,
e pensi che ambiente che può venir fuori,
non c’è più morale, contessa!
Se il vento fischiava, ora fischia più forte,
le idee di rivolta non sono mai morte,
se c’è chi lo afferma, non state a sentire:
è uno che vuole soltanto tradire!
Se c’è chi lo afferma, sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso!
Voi gente per bene che pace cercate?
La pace per fare quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo, vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sottoterra!
Ma se questo è il prezzo, l’abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev’essere sfruttato!
Ma se questo è il prezzo, l’abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev’essere sfruttato!