Fotoromanza

Words & Music by: Gianna Nannini, Raffaella Riva (1984)

Se la sera non esci,
ti prepari un panino mentre guardi la TV,
anche tu?

Ti addormenti con qualcuno
che alla luce del giorno non conosci più,
anche tu?

Ti telefono o no, ti telefono o no?
Ho il morale in cantina!
Mi telefoni o no, mi telefoni o no?
Chissà chi vincerà!

Poi se ti diverti,
non la metti da parte un po’ di felicità,
anche tu?
Io vorrei sognarti ma,
ho perduto il sonno e la fantasia,
anche tu?

Ti telefono o no, ti telefono o no?
Io non cedo per prima!
Mi telefoni o no, mi telefoni o no?
Chissà chi vincerà!

Questo amore è una camera a gas,
è un palazzo che brucia in città,
questo amore è una lama sottile,
è una scena al rallentatore!

Questo amore è una bomba all’hotel,
questo amore è una finta sul ring,
è una fiamma che esplode nel cielo,
questo amore è un gelato al veleno!

Io non riesco a dirlo:
è che ti vorrei soltanto un po’ di più,
anche tu?
Io vorrei toccarti, ma più mi avvicino
e più non so chi sei,
anche tu?

Ti telefono o no, ti telefono o no?
Io non cedo per prima!
Mi telefoni o no, mi telefono o no?
Chissà chi vincerà!

Questo amore è una camera a gas,
è un palazzo che brucia in città,
questo amore è una lama sottile,
è una scena al rallentatore!

Questo amore è una bomba all’hotel,
questo amore è una finta sul ring,
è una fiamma che esplode nel cielo,
questo amore è un gelato al veleno!

Photo Novel

Translated by: Ciarra Criscione, Peter Di Giovanni, Raphaelle Hupez, Luke Ross, Natalia Ruiz, Maya Tenzer, Charles Salvest, and Francesca Truitt

If you don’t go out at night
you make yourself a sandwich while watching tv
don’t you too?

You fall asleep with someone
who during the light of day you no longer know
don’t you too?

Should I call you or not? Should I call you or not?
my morals are low
will you call me or not? Will you call me or not?
Who knows who will win?

Then if you have fun,
don’t you put aside some happiness
don’t you too?
I’d like to dream of you
but I lost all sleep and fantasy
and you?

Do I call you or not? Do I call you or not?
I won’t give up first
will you call me or not? Will you call me or not?
Who knows who will win?

This love is like a gas chamber
It’s a building that burns in the city
this love is like a thin blade
it’s a slow motion scene

This love is like a bomb at a hotel
this love is a feign in the ring
it is a flame that explodes in the sky
this love is poisoned ice cream

I cannot say
that I would want you just a little more
and you?
I would like to touch you but the close I get
the more I don’t know who you are
don’t you too?

Should I call you or not? Should I call you or not?
I will not be the first to give up
will you call me or not? Will you call me or not?
who knows who will win?

This love is like a gas chamber
it’s a building that burns in the city
this love is like a thin blade
it’s a slow motion scene

This love is like a bomb at a hotel
this love is a fake in the ring
this love is a flame that explodes in the sky
this love is poisoned ice cream

Di Francesco Ciabattoni (Georgetown University)

In “Fotoromanza”, scritta insieme a Raffaella Riva e prodotta da Conny Plank, Gianna Nannini ironizza sui cliché sentimentali della tradizionale canzone d’amore e dei tipici frasari da fotoromanzo. Il testo cita diversi simboli culturali del gergo e dello stile di vita dei giovani italiani negli anni ’80, come i panini (i paninari erano una sottocultura emergente nell’Italia dei primi anni ’80 che poneva l’accento sull’abbigliamento costoso e sullo stile di vita americano), la TV (i canali televisivi privati crebbero enormemente in quegli stessi anni), metafore sportive (“una finta sul ring”), ecc.

 

“Fotoromanza” tratta con spensieratezza il tema dei litigi e degli umori tra adolescenti che si frequentano, le cui comunicazioni avvenivano principalmente per telefono (“Ti chiamo o no?”). Il neologismo del titolo fonde brillantemente “fotoromanzo” con “romanza”, cioè un musicale aria dell’opera romantica.

 

Tuttavia, il titolo al femminile è ancora più eloquente di una semplice combinazione di riviste tabloid e opera italiana. Se il titolo allude al discorso di genere tanto caro alla prima produzione della Nannini, la canzone nel suo insieme condensa il significato all’interno di ogni parola e nota: melodia tradizionale italiana, musica elettronica, TV di ultima generazione, panini (che i paninari consumerebbero in grandi quantità). L’alternanza semantica di romanzo/romanzo/aria nella reversione di genere evoca allo stesso tempo la moda dei fotoromanzi nelle riviste di costume, l’opera italiana rivisitata, e una spensierata ripresa del femminismo dopo le tumultuose lotte degli anni Settanta. “Fotoromanza” incarna quindi una sapiente reinterpretazione dell’italianità in chiave pop, inserita nel nuovo ed edonistico contesto sociale degli anni ’80, ma non senza un cenno all’identità di genere e all’orientamento sessuale che aveva già caratterizzato le prime canzoni di Gianna Nannini (“America”, tanto per citarne una).

 

Il rapper italiano Marracash ha utilizzato la hit della Nannini nella sua canzone del 2011″Fotoromanzo