Il ragazzo della via Gluck

Lyrics by Luciano Beretta and Miki Del Prete; Music by Adriano Celentano (1966)

Questa è la storia, di uno di noi,
anche lui nato per caso in via Gluck,
in una casa, fuori città,
gente tranquilla, che lavorava,
là dove c’era l’erba ora c’è, una città,
e quella casa in mezzo al verde ormai,
dove sarà?

Questo ragazzo, della via Gluck,
si divertiva a giocare con me,
ma un giorno disse: “Vado in città!”
E lo diceva mentre piangeva,
io gli domando: “Amico,
non sei contento?
Vai finalmente a stare in città!
Là troverai le cose che non hai avuto qui:
potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile”.

“Mio caro amico”, disse, “Qui sono nato,
e in questa strada ora lascio il mio cuore.
Ma come fai, a non capire?
È una fortuna per voi che restate,
a piedi nudi a giocare nei prati,
mentre là in centro, io respiro il cemento!
Ma verrà un giorno che ritornerò, ancora qui,
e sentirò l’amico treno che fischia così: wa wa”.

Passano gli anni, ma otto son lunghi,
però quel ragazzo ne ha fatta di strada!
Ma non si scorda, la sua prima casa,
ora coi soldi lui può comperarla!
Torna e non trova, gli amici che aveva,
solo case su case, catrame e cemento.
Là dove c’era l’erba ora c’è, una città,
e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà?

Eh, non so, non so,
perché continuano
a costruire, le case,
e non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba!

Eh no,
se andiamo avanti così, chissà,
come si farà, chissà?
Chissà, come si farà?

The Boy from via Gluck

Translated by: Francesco Ciabattoni

T
This is the story of one of us
he too was born in via Gluck
in a house outside of town
to a regular family who worked
where there used to be grass now there’s a city
and that house surrounded by green
where is it now?

This boy from via Gluck
liked playing with me
but one day he said I’m moving to the city
and he wept as he said so
I asked him friend aren’t you happy?
you’re finally moving to the city
there you’ll find all the things you didn’t have here
you’ll be able to wash in the house
without going outside to the yard.

My dear friend, he said, I was born here
in this street I’m now leaving my heart
how can you not understand
you guys staying behind are the lucky ones
playing barefoot in the meadows
while downtown I breathe concrete
but one day I’ll come back
here again and hear the friendly train whistling its “Wa wa.”

Years go by, but eight are so many
and that boy has come a long way
but does not forget his first home
now he has money and can buy it
he comes back and does not find his old friends,
only house after house, tar and concrete.
where there used to be grass now there’s a city
and that house surrounded by green
where is it now?

I don’t know, I don’t know
why they keep
building houses
and leave no grass
they leave no grass
they leave no grass
they leave no grass

Oh no,
if we continue like this who knows
how we will manage, who knows.

    1. Nel 2016 Celentano ha così commentato la canzone in un’intervista su Repubblica:Una curiostià: de “Il ragazzo della via Gluck” esiste una versione americana incisa da Verdelle Smith, pure nel 1966.