C’era un uomo che aveva due mani
e le usava nei modi più strani:
per esempio sapeva descrivere
la vita di luoghi lontani.
Era un uomo di forza sicura
molto alto per la sua statura,
soprattutto sapeva sorridere
ogni volta che avevo paura…
E io di paura ne avevo davvero,
convinto com’ero di essere stato
per tutta la vita invece che intero,
parzialmente scremato.
E io di paura ne avevo davvero,
sicuro com’ero di avere vissuto
la vita di un uomo che aveva perduto
senza avere giocato.
Di lui mi colpiva la voce:
così calda, sicura e veloce,
cantava in modo dolcissimo
malgrado l’aspetto feroce…
Aveva due occhi da gatto
ma li usava in modo distratto,
però vedeva benissimo
la paura che ancora combatto…
E io di paura ne avevo davvero,
convinto com’ero di essere stato
per tutta la vita invece che intero,
parzialmente scremato.
Io di paure ne avevo a decine
ma fino alla fine le ho chiuse nel cuore,
soltanto quell’uomo sembrava capire
quale fosse il dolore!