Né pietà di padre, né tenerezza di figlio,
né amore di moglie,
ma misi me per l’alto mare aperto,
oltre il recinto della ragione,
oltre le colonne che reggono il cielo,
fino alle isole fortunate, purgatorio del paradiso.
Nostos, nostos,
fino alle terre retro al sol e sanza gente.
Itaca ha dato il viaggio,
Itaca ha dato il viaggio.
Le sue ombre di viti, nel sole e nel miraggio,
le abbiam portate dentro,
come una bussola,
c’ha fatto andare oltre gli incantesimi,
e i Lestrigoni,
oltre le lusinghe dell’eterna giovinezza.
Ma a ritornare ora,
la troveremmo vuota di gente e piena di sonno.
Itaca ha dato il viaggio, Itaca ha dato il viaggio.
L’hai avuta dentro, ma non ci troverai nessuno!
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguire virtute e canoscenza.
Considerate la vostra semenza,
considerate la vostra semenza!
Nostos, nostos, nostos, nostos,
nostos, nostos, perdere il ritorno!
Nostos, nostos, perdere il ritorno!
Nostos, nostos.
Batti le ali, fare da remi al volo,
ali al folle volo!
Nostos, nostos.
Batti le ali, fare da remi al volo,
ali al folle volo!
Fino alle terre retro al sol e sanza gente,
fino alle terre retro al sol e sanza gente…