Notte di note, note di notte
di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto e ci cammino.
A tempo col rumore della terra che gira
e i fornai che fanno il pane di domani
secchi d’acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino.
in questa notte di ragnatele
di fili notturni sul mio viso
l’alito largo del vento mi segue
annusando i pantaloni.
E quante dita stanno acchiappando note
che cadono giù dal paradiso
e le giornate si chiudono
dietro le serrature dei portoni.
Buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d’inchiostro
buona notte a questo figlio nostro.
Qui in questa curva di cielo
ed ogni odore è un ricordo
che torna a bruciapelo.
E porta via la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace
nei cuori affaticati.
Notte di note, note di notte
tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell’aria
cercando di capirmi gli occhi.
In questo stesso istante tra la California e il Giappone
c’è chi inventerà il futuro
per tutti gli uomini che passano
sui fogli del mondo come scarabocchi.
In questa notte di stelle distratte
sorprese da un’alba che confonde
muri vecchi che respirano
un giovane cielo rattoppato
E un risveglio salato di mare
sui pontili deserti che scavalcano le onde
come qualcosa di rauco
che ti chiedi cos’è mentre ti è già passato.
Buona notte ad ogni nota d’argento
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d’oro
buona notte buona notte tesoro
Qui in questa via di nessuno
mi sto frugando parole
per far sognar qualcuno.
Quando verrà dal cielo o dove si trova
una speranza di luce
una canzone nuova?
Qui in questa notte di note
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote.
Ma che cos’è mai che mi fa credere ancora
mi riga gli occhi d’amore
e mi addormenterà dalla parte del cuore?
Night of Notes, Notes by Night
Translated by:
Francesco Ciabattoni
Night of notes, notes at night
of a moon that deceives dogs
invisible vagrants in all-knowing streets, and that’s where I walk.
Following the tempo of the Earth’s spin
and bakers bake tomorrow’s bread
water buckets wake up balconies
cooked dry in the morning sun.
In this night of spider webs,
of nocturnal threads on my face
the wide breath of wind is following me
sniffing at my pants.
And so many fingers are grasping for notes.
falling down from heaven
and days are being locked up
behind the deadbolts of the gates.
Good night to all the small pains
good night to all the musicians
good night to these ink-black clouds
good night to this child of ours.
Here in this fold of the sky
every scent turns into a memory
hitting me at point blank.
And it takes away the thirst and the wrong days
allowing a night of peace
in all the fatigued hearts.
Night of notes, notes at night
as tense as a drum skin
headlights piercing the patience of the air.
try to understand my eyes.
In this very instant between California and Japan
someone is going to invent the future
of all the people who pass
on the papers of the world like scribble.
in this night of distracted stars
taken aback by a startling dawn
old walls breathe in
a young patched-up sky.
And a sea-salty awakening
on deserted docks that ride over waves
like something raucous
you ask yourself what it is and it’s already vanished.
Good night to every silvery note
good night to a breath of wind
good night to this golden silence
good night to you, sweetheart.
Here, in this no-man’s street
I’m scrambling for words
that will make people dream.
When will it come from heaven or wherever it may be
a hope of light
a new song?
Here, in this night of notes
I’m looking at my life
in my empty hands.
What is it that still makes me believe
wets my eyes with love
and will lull me to sleep on my heart’s side?
Nato in un quartiere operaio di Roma, come ci ricorda anche una sua canzone (“’51 Montesacro”), Baglioni ha debuttato nel 1969 e ha ottenuto un grande successo nel 1971 con il concept-album Questo piccolo grande amore. Nel clima politicamente carico degli anni ’70, i testi d’amore di Baglioni erano spesso considerati troppo désengagé e non allineati ai temi politici per essere degni del plauso della critica. Tuttavia, le sue canzoni mostrano complessità e soluzioni originali sia nelle parole che nella musica.
L’ispirazione artistica di Baglioni include riferimenti a scrittori come Gabriel García Márquez, Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante. Lo stile vocale di Baglioni si è evoluto dagli stornelli della tradizione popolare romana allo stile pop e rock con note operistiche.
Di Cathy Ann Elias (De Paul University)
Il modo migliore per capire i testi di Claudio Baglioni è citare il titolo del suo secondo album ufficiale, Un cantastorie dei giorni nostri (1971). Durante la sua carriera, Baglioni racconta frammenti dei momenti struggenti e banali della sua vita, a volte in modo diretto, a volte attraverso illusioni pittoriche ispirate dalle emozioni che ha creato nel comporre la musica. Baglioni è un costruttore della narrazione, focalizza il suo obiettivo sul momento, poi si sposta sul passato o si proietta verso il futuro. Il suo stile lirico è in continua evoluzione, diventando più sofisticato ed è, come vedremo, radicalmente diverso tra i diversi album. Baglioni usa la parola ‘cantastorie’ (le cui radici risalgono al Trecento) anziché che ‘cantautore’, invece comunemente usata dai suoi contemporanei. Per lui, la musica è ciò che crea il testo, non è il testo a essere musicato. Baglioni per lo più compone prima la musica e l’emozione della musica si traduce nelle parole. Si lamenta di lottare con le parole. In una conferenza alla New York University ha detto “. . . la musica è un mondo misterioso, una specie di acqua, è quasi metafisica, invece le parole hanno un senso compiuto, hanno una dimensione e questo le rende anche difficili… quello che mi consola per il quale io riesco di arrivare fino alla fine non è tanto avere voglia di raccontare qualcosa e magari un argomento, qualcosa di accaduto, un’emozione, una suggestione, ma quanto quello di aggiungere con le parole altra musica a quella musica che già c’è attraverso il fluido delle note, delle tante melodie, perché poi non esiste mai una sola melodia.”
La sua musica e i suoi testi evolvono in modo sostanziale e continuo, ma ciò che rimane costante è il racconto della sua vita e la sua visione mutevole di un mondo che cambia. Il suo concept album Questo piccolo grande amore (1972) offre una prospettiva sul giovane Claudio alle prese con i suoi sentimenti privati e semplici storie emotive in canzoni famose come “Una faccia pulita”, “Con tutto l’amore che posso”, “Mia libertà”, “La prima volta” e “Questo piccolo amore”. Il suo ritratto di “Porta Portese” ha immortalato l’atmosfera del luogo per tutta una generazione:
È domenica mattina, si è svegliato già il mercato[…] C’è la vecchia che ha sul banco foto di papa Giovanni, lei sta qui da quarant’anni o forse più e i suoi occhi han visto re scannati ricchi ed impiegati, capelloni, ladri, artisti e figli di […]
Vado avanti a gomitate fra la gente che si affolla le patacche che ti ammolla quello là!
Al contrario, Strada facendo (1981) presenta canzoni con testi di diversa natura come “Ragazze dell’Est”, scritta dopo il suo viaggio in Polonia, e “I vecchi”, che si lasciano indietro le illusioni e delusioni sentimentali dell’adolescenza, il vecchio rione romano d’origine, pur senza abbandonarne il ricordo, con brani come “Uno” o più comunemente noto come “’51 Montesacro”, dove iniziò la sua vita. Nel 1985 assistiamo a un cambiamento sia nello stile musicale che nei testi. Baglioni crea un altro concept album che si sviluppa nell’arco di una giornata: inizia con “Un nuovo giorno o un giorno nuovo” e termina di notte con “Notte di note note di notte”. il linguaggio poetico assume una nuova veste linguistica ricca di immagini nitide e colorate, che si intrecciano insieme per creare un’atmosfera più che una storia specifica. Le immagini, complesse, intricate e frammentate, ritraggono i momenti della giornata e vengono eloquentemente cucite insieme come qualcosa di più che dei semplici testi ma come una continua poesia, come accade ad esempio in “Notte di note note di notte”. “I vecchi” da Strada facendo (1981) e “Uomini persi” da La vita è adesso (1985), due canzoni sullo stesso argomento, vecchi solitari illustrano il mutamento del suo stile linguistico e, come hanno sottolineato gli studiosi (Ciabattoni, Elias), incorporano allusioni a poeti come Mario Luzi e Pier Paolo Pasolini. “I vecchi” racconta una storia con alcune astrazioni, mentre “Uomini persi” è piena di piccole immagini poetiche astratte che suggeriscono pensieri e fanno appello ai ricordi, invece di raccontare storie. Confrontando piccoli passaggi da ciascuno può chiarire queste differenze:
I vecchi che si addannano alle bocce mattine lucide di festa che si può dormire gli occhiali per vederci da vicino a misurar le gocce per una malattia difficile da dire . . .
In “I vecchi”, le piccole immagini, caratteristiche dell’arte di Baglioni, alludono a fatti realistici e molto precisi: la vista deteriorata degli anziani, i farmaci per curare le malattie, mattine luminose che servono solo per dormire. In “Uomini persi” le immagini sono più astratte, il linguaggio più poetico, il messaggio viene trasmesso attraverso allusioni ed evocazioni, piuttosto che storie reali:
. . . vento che spazza via le foglie del primo giorno di scuola.
Raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi tra i montarozzi di terra e al davanzale di una casa senza balconi due dita a pistola.
Anche quei pazzi che hanno sparato alle persone bucandole come biglietti da annullare hanno pensato che i morti li coprissero perché non prendessero freddo e il sonno fosse lieve…
Nel 1990 Baglioni crea un capolavoro con l’album Oltre. In esso, il cantautore esplora a fondo nuovi temi personali e la sua nuova padronanza di sofisticate tecniche poetiche che sfruttano il suono delle parole per costruire l’atmosfera e fissare immagini di un momento nel tempo. Un buon esempio è “Io dal mare” che si riferisce all’idea di essere stato concepito su una spiaggia. Filippo Maria Caggiani sottolinea che le immagini sono formate dalla parola “mare” e il cantautore “satura i testi” con parole come amare, stremare, calmare, ansimare, domare, infiammare. . . concludendo la canzone con “quel mare che fu madre e che non so”. Da cantastorie, Baglioni continua a scrivere e riscrivere la sua vita con nuovi album: Io sono qui (1995) e Sono io. L’uomo della storia accanto (2003) si rivolgono al passato e guardano avanti allo stesso tempo. Nel 2009 Baglioni è tornato su questi temi raccontando la sua storia con un libro, un film e una performance chiamata Q.P.G.A. di cui ho avuto il piacere di vedere a Torre del Lago. Baglioni ha rielaborato la storia della prima parte della sua vita descritta nel suo concept album del 1972, Questo piccolo grande amore. Le canzoni di questo album sono state rielaborate e intrecciate in una stravaganza musicale con recitativi, preludi, intermezzi, nuovi pezzi e molto altro ancora. Come un vero cantastorie (trovatore) continua a raccontare le storie della sua vita. Le sue ballate continuano mentre viaggia da Roma a Lampedusa con Con Voi (2013) e molto altro ancora.
OPERE CITATE: – Baglioni, Claudio “Music as a Universal Language. A Conversation with Claudio Baglioni @ Casa Italiana Zerilli-Marimò 2010”, YouTube, 07 Jan. 2011: <http://www.youtube.com/watch?v=O24eh8jPjRM>
– Caggiani, Filippo Maria, Oltre: Storia e analisi del capolavoro di Claudio Baglioni, N.p.: Lulu.com, 2010. – Ciabattoni, Francesco. “A Collage of Literary Subtexts in Claudio Baglioni’s La Vita è adesso” in Musica pop e testi in Italia dal 1960 a oggi, edited by Andrea Ciccarelli, Mary Migliozzi e Marianna Orsi, pp. 113-121.
– Elias, Cathy Ann. “Claudio Baglioni, the Apollo of musica leggera” in Musica pop e testi in Italia dal 1960 a oggi, edited by Andrea Ciccarelli, Mary Migliozzi e Marianna Orsi, pp. 95-111.
Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a visitere il sito si suppone che tu sia d'accordo, ma puoi disattivarlo se lo desideri.
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.