Scialla[1], il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla.
Quando tutto va secondo i piani,
scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla…
Ai miei problemi ci penso domani!
Tutto a posto quando è scialla: brillo sotto il sole,
soldi in tasca quanto basta, ai piedi scarpe nuove,
e non c’è limite se è scialla, sei il numero uno,
hai il mondo in mano, se lo vuoi non ti ferma nessuno!
È scialla e tu sei pronto, sorridi al nuovo giorno,
talmente scialla, tocchi il cielo ci metti un secondo!
È scialla come quando tutto va secondo i piani,
Io me la sento scialla, non rispondo se mi chiami!
Quando è scialla a testa alta ti senti un signore:
prendi e alzi la voce, non sei più uno spettatore!
Io me la sento scialla, non c’è un’altra via d’uscita
per averla vinta mentre lotto contro questa vita…
Scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla.
Quando tutto va secondo i piani,
scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla…
Ai miei problemi ci penso domani!
È scialla 24 ore su 7 giorni,
talmente scialla che quando esci non sai se ritorni!
E ogni momento è buono: è scialla sul tuo trono,
ti senti un re, un secondo prima eri steso giù al suolo!
È scialla come Luca, è scialla come Prince,
fino a qui tutto bene, come Said e Vince.
È scialla perché tanto qua vivi una volta sola…
sorridi, è scialla anche quando sei con l’acqua alla gola!
È scialla come quando è grigio e non c’è più colore:
sei chiuso in casa, vivi scialla mentre fuori piove!
È scialla come a scuola, entri in seconda ora,
quando sei con gli amici è scialla, la giornata vola!
Scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla.
Quando tutto va secondo i piani,
scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla…
Ai miei problemi ci penso domani!
È scialla come quand’è domenica mattina:
non devi alzarti, è il più bel giorno della tua vita!
È scialla come quando hai il mondo chiuso in una mano
e ti addormenti ancora vestito sopra il divano!
È scialla come un rasta che fuma e si rilassa:
tu non vuoi più stressarti, vuoi divertirti e basta!
Quando la vita non regala, è una lotta continua:
sei sempre all’erta come un soldato in prima linea!
Te la vivi scialla anche quando sei sotto tiro:
quando diventi tu il bersaglio dentro a quel mirino!
È scialla come un bimbo in braccio alla sua mamma:
vivi scialla col sorriso anche quando sei in mezzo al dramma!
Scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla.
Quando tutto va secondo i piani,
scialla, il telefono squilla, ma è scialla
non ha suonato la sveglia, ma è scialla
il mondo fuori che aspetta, ma è scialla…
Ai miei problemi ci penso domani, domani, domani!
NOTE
[1] “Scialla” è un termine romano che significa “stai sereno / rilassati / va tutto bene”. La canzone di Amir è stata la colonna sonora del film Francesco Bruni’s film Scialla, 2011.
Scialla! (Chill!)
Translated by:
Smith College ITL 340 students, Fall 2015
Scialla [1], the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla .
When everything goes according to plan
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla
I’ll deal with my problems tomorrow
Everything’s fine when it’s scialla, I glow under the sun
Enough money in my pocket, new shoes on my feet
There’s no limit, if it’s scialla you are number one
The world is at your fingertips, if you want it nobody can stop you.
It’s scialla and you’re ready, you smile at the new day
So scialla that you can touch the sky in an instant
It’s scialla when everything goes according to plan
I feel scialla and I’m not answering if you call
When it’s scialla, you hold your head high and feel like a big shot
You take control and speak up, you’re no longer a spectator
I feel scialla, there’s no other way out
To come out on top while I’m fighting the world
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla.
When everything goes according to plan
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla
I’ll deal with my problems tomorrow
It’s scialla 24/7
So scialla that when you go out you don’t know if you’ll come back
And every moment is a good one, it’s scialla on your throne
You feel like a king while a moment earlier you were knocked down
Scialla like Luca, scialla like Prince
So far so good, like Said and Vince
It’s scialla because here you only live once
You smile, it’s scialla even when you are drowning!
It’s scialla even when everything is gray and dull
When you’re stuck at home, you live scialla while it rains outside
It’s scialla like going to school at second period
When you are with your friends it’s scialla, the day flies by!
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla.
When everything goes according to plan
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla
I’ll deal with my problems tomorrow
It’s scialla like Sunday morning
You don’t have to get up, it’s the best day of your life
It’s scialla like when you have the world at your fingertips
And you fall asleep still dressed on the couch
It’s scialla like a Rastafarian, who smokes and relaxes
You don’t want to stress anymore, you just want to have fun
When life isn’t generous, it’s a continuous fight
You’re always alert like a soldier on the front lines
You live scialla even when you’re under fire
When you become the target inside that gunfire
It’s scialla like a baby in his mother’s arms
You live scialla with a smile even when you’re in the midst of hardship.
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla.
When everything goes according to plan
Scialla, the phone’s ringing, but it’s scialla
The alarm clock hasn’t gone off, but it’s scialla
The outside world awaits, but it’s scialla
I’ll deal with my problems tomorrow!
NOTES
[1] “Scialla” is Italian slang originating from Rome that can mean “Chill, take it easy, be cool/it’s cool, everything’s good”. The song is part of the soundtrack of Francesco Bruni’s film Scialla, 2011.
Nato a Roma il 10 dicembre 1978, da madre italiana e padre egiziano, Amir Issaa è cresciuto nel quartiere di Torpignattara. L’incarcerazione di suo padre ha portato a un’infanzia difficile in cui ha dovuto affrontare atti di razzismo e xenofobia. Volendo proteggere il figlio dalla discriminazione, la madre lo chiamava Massimo da bambino, un nome che il giovane rapper ha poi usato fino all’età di diciotto anni quando ha scoperto che il suo nome legale è Amir. Orgoglioso della sua eredità italiana ed egiziana, si è poi fatto chiamare Amir diventando un forte sostenitore degli italiani di “seconda generazione”[1]. La sua continua lotta contro il razzismo, la xenofobia e la disuguaglianza in Italia, trova nel rap “una valvola di sfogo positivo e grazie a questa musica [Amir] trova la forza per raccontare al mondo la sua storia”[2]. La sua determinazione nell’aiutare ed educare gli altri caratterizzerà la sua carriera non solo come rapper e produttore di successo, ma anche come autore e attivista affermato.
Amir ha iniziato a partecipare alla cultura hip-hop nei primi anni ’90, prima come breaker e poi come scrittore nella crew di graffitari romani The Riot Vandals. Nel 1996 ha contribuito a fondare i Rome Zoo, un collettivo artistico di rapper della capitale, come Colle Der Fomento, Cor Veleno, Flaminio Maphia e Piotta, oltre a una trentina di altri artisti hip-hop romani. Il debutto di Amir come artista hip-hop emergente avviene nel 1999 quando compare nel brano di Colle Der Fomento “Preparati” nel loro album di successo, Scienza Doppia H. Nel 2000, Amir ha formato il gruppo, Due buoni motivi, con un altro rapper romano, Supremo 73, e insieme hanno pubblicato un vinile di 3 tracce prodotto da Unic Records e un EP intitolato Meglio tardi che mai (2002). Amir ha poi collaborato con il beatmaker anglo-italiano Mr. Phil per l’LP Naturale, pubblicato dall’etichetta indipendente Vibra Records, nel 2004. Amir ha fatto uscire il suo primo album da solista Uomo di prestigio con Emi/Virgin Records nel 2006. Da lì la sua carriera è decollata e negli anni ha pubblicato numerosi album integrali, come Vita di prestigio (2007), Paura di nessuno (2008), Amir 2.0 (2009), Pronto al peggio (2010), Red Carpet Music (2011), Grandezza naturale (2012), Ius music (2014) e Livin’ Proof (2019).
I pezzi di Amir hanno avuto successo non solo nell’industria musicale, ma anche in quella cinematografica e nel campo letterario. La sua musica è apparsa in vari film e serie televisive, come i film Scialla! (2012, regia: Francesco Bruni, canzone: “Scialla! (stai sereno)”), La luna che vorrei (2012, regia: Francesco Barnabei, compositore di colonne sonore e attore), geNEWration (2013, regia: Amin Nour e Pietro Tamaro, canzone: “Non sono un immigrato”), e Idris (2017, regia: Kassim Yassin, canzone: “Stare bene”) nonché nella seconda stagione della serie poliziesca romana Suburra (2019). Infatti la canzone “Scialla! (stai sereno)” che ha realizzato in collaborazione con The Caesars è stata finalista per importanti premi cinematografici nel 2012, come il David di Donatello e i Nastri d’Argento. Il suo libro Vivo per questo, un romanzo autobiografico pubblicato nel 2017 ha ottenuto il secondo posto al Premio biblioteche di Roma nel 2018. Nel maggio del 2021, Amir ha pubblicato il suo secondo libro, Educazione Rap, in cui racconta le sue esperienze come relatore e ospite nelle scuole e nelle università e illustra il potere del rap come strumento linguistico per esprimersi, combattere stereotipi e razzismo e discutere di questioni politiche, economiche e sociali. Il suo singolo più recente, “Questo rap”, celebra l’uscita del libro nello stesso mese.
La musica di Amir ha successo non solo per la qualità delle basi e delle rime, ma anche per lo stile chiaro e diretto dei suoi testi. Mentre alcuni artisti hip-hop nelle scene della musica rap e trap italiana danno priorità al successo commerciale e diventano artisti mainstream (una scelta che richiede l’uso di testi vaghi con messaggi sottili quando si parla di politica), Amir rimane invece fedele alle origini dell’hip-hop come espressione musicale e forma di protesta. Afferma apertamente ed esplicitamente il suo punto di vista, prospettiva e posizione su questioni importanti, come l’identità ei diritti degli italiani di seconda generazione. Ad esempio, nella sua canzone “Non sono un immigrato” Amir si dichiara esplicitamente italiano e combatte gli stereotipi razzisti:
Non mi devo integrare, io qua ci sono nato io non sono mio padre, non sono un immigrato non sono un terrorista, non sono un rifugiato mangio pasta e pizza, io sono un italiano
Il suo stile diretto risalta anche nella canzone “Caro Presidente (prod. QD)”, accompagnata da una petizione su Change.org, in cui si rivolge al Presidente della Repubblica e gli chiede di cambiare la legge sullo ius sanguinis a beneficio di tutto il Paese:
Più di mezzo milione di persone che vivono nascoste stranieri in questa nazione ci sta Daniel, ci sta Amir, c’è Simone vogliamo i nostri diritti, non chiediamo un favore ci nasci, ci cresci, la ami, la vivi e a diciotto costretti a fuggire come clandestini l’Italia è più bella insieme a tutti i miei amici africani, orientali, cinesi, e filippini il futuro è adesso, questa è la realtà andate a guardare nelle scuole o nelle università e se l’Italia è in Europa come Londra e Parigi stesso sangue scorre dal Po fino al Tamigi ius soli, ius sanguinis, non fa differenza parlo di esseri umani che usano l’intelligenza caro presidente, una mano sulla coscienza se la sfida è il futuro abbiamo perso in partenza.
Caro presidente, l’Italia con noi migliora cittadinanza adesso come nel resto d’Europa caro presidente, caro presidente, caro presidente, caro presidente.
Caro presidente, l’Italia con noi è più bella siamo tutti coinvolti, ogni uomo su questa terra caro presidente, caro presidente, caro presidente, caro presidente.
La musica di Amir è inoltre caratterizzata dalla diversità linguistica, che è dimostrata dall’uso dell’italiano in combinazione con il dialetto romano e varie lingue straniere. Ad esempio, nella sua canzone “Straniero nella mia nazione”, rappa in italiano, romano, arabo e spagnolo: “Lo porto dalla strada/ E tutto il mondo è la mia casa/ Ezaiac hola chico que pasa/.. ./Non fidarti di nessuno, te mejo che me senti”. Utilizza anche l’inglese per esempio “All for you” contiene interi versi in inglese.
Uno dei molti punti di forza di Amir come rapper e attivista è la sua capacità di inserire questioni significative e internazionali, come razzismo, xenofobia e disuguaglianza, in un contesto italiano. Dopo l’omicidio di George Floyd nel maggio del 2020, Amir ha parlato alle manifestazioni di Black Lives Matter a Roma, ha partecipato al documentario di Vice News “Black Lives Matter: A Global Reckoning: Italy” e ha recitato nella canzone di Davide Shorty “Non respiro” insieme a David Blank. Nel ritornello della canzone, Amir inserisce il movimento Black Lives Matter in un contesto italiano ricordando le vite di Soumaila Salko[3] e Abdul Salam Guibre[4] (indicato nella canzone come Abba).
Mamma non respiro se ho un ginocchio sulla faccia vivo al centro del mirino da quando sto nella pancia la mia gente è stanca, vittima della sua rabbia ostaggi della fame, angeli in cielo come Abba.
Mamma non respiro, è ghiaccio freddo questo asfalto li stringo mentre prego pensando a Soumaila Sacko la coscienza chiama, stai sicuro che rispondo porto sulle spalle il peso dell’odio del mondo
per i miei fratelli pronto a scendere giù in guerra meglio morire lottando che vivere steso a terra pagine sbiadite, questo libro va riscritto e quando verranno a prendermi sai che non starò zitto
per mia mamma e soprattutto per mio figlio per mio padre El Sayed che è scappato dall’Egitto siamo tutti uguali, come Allah, come Cristo odio il razzismo, Amir Issaa, sangue misto.
Come rappresentante della generazione dei “nuovi italiani”, la musica di Amir è necessaria per dare voce a una comunità che non ha ancora tutta la rappresentanza politica, economica e sociale di cui ha bisogno. I fan di Amir aspettano con ansia il suo prossimo album, ma nel frattempo possono guardarlo lavorare poiché è molto attivo sui social (in particolare su Instagram) ed è spesso ospite di programmi televisivi nazionali come la RAI.
Fonti:
“Black Lives Matter: A Global Reckoning: Italy.” YouTube, uploaded by Vice News, 8 Feb. 2021, https://www.youtube.com/watch?v=h60y7Z-GipQ&t=2s.
Filios, Laura. “Soumaila Sacko: le tracce indelebili di un attivista, migrante e bracciante.” Osservatorio diritti, 10 Dec. 2020, https://www.osservatoriodiritti.it/2020/12/10/soumaila-sacko-storia-omicidio-salvini/.
Gianni, Andrea. “Ucciso nel 2008 a sprangate, la sorella: ‘Dieci anni di dolore per Abba, basta razzismo’: Appello della sorella di Abba. E uno degli assassini è in semilibertà.” Il Giorno Milano, 23 Aug. 2018, https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/abba-razzismo-1.4102225.
Issaa, Amir. “Non sono un immigrato.”Amir Issaa Official Website,
Issaa, Amir. “Straniero nella mia nazione.” Amir Issaa Official Website, www.amirissaa.com/straniero-nella-mia-nazione-uomo-di-prestigio/
NOTE
[1] Un italiano di seconda generazione è un individuo con uno o entrambi i genitori immigrati nati e/o cresciuti in Italia. In Italia vige lo ius sanguinis, cioè cittadinanza italiana basata sul sangue (a differenza dello ius soli che in paesi come gli Stati Uniti e Canada garantisce la cittadinanza a chi nasce in quel paese), per cui una persona non ha il diritto legale richiedere la cittadinanza italiana se non ha almeno un genitore italiano. Quando l’individuo compie 18 anni, può fare domanda per ottenere la cittadinanza italiana, tuttavia, il processo concede al richiedente una finestra di un solo anno per presentare tutta la documentazione legale richiesta, il che spesso si rivela insufficiente per la complicata burocrazia italiana. Se la finestra di un anno trascorre, il richiedente deve presentare domanda di cittadinanza come se fosse un immigrato che non è nato e non ha mai vissuto in Italia. È un processo che può richiedere molti anni e durante questo periodo è necessario rinnovare continuamente il permesso di soggiorno. Il non avere cittadinanza italiana comporta, ovviamente problemi notevoli nella vita quotidiana, nelle chance di studio, lavoro, viaggi e inserimento nella società, oltre a minare l’identità di italiani di queste persone.
[3] Soumaila Sacko era un migrante nero di 29 anni del Mali che si è attivamente espresso contro gli abusi dei lavoratori migranti in Calabria e ha sostenuto i diritti umani. È stato assassinato nel 2018 a San Calogero (Calabria) da Antonio Pontoriero, un contadino di 45 anni che viveva e lavorava nella zona.
[4] Abdul Salam Guibre era un diciannovenne italiano di colore, nato in Burkina Faso. Aveva vissuto in Italia quasi tutta la sua vita ed era cittadino italiano. Fu assassinato nel 2008 a Milano da un negoziante di 51 anni, Fausto Cristofoli, e dal figlio Daniele Cristofoli di 31 anni, che lo picchiarono a morte con dei pali di metallo dopo averlo accusato di aver rubato un pacchetto di biscotti.
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