Esulto quando segna SuperMario,
non mangio la pasta senza il parmigiano.
ho la pelle scura, l’accento bresciano,
un cognome straniero e comunque italiano.
A volte mi sembra di esser qui per sbaglio,
san poco di me, son loro bersaglio,
ciò che ho passato loro non lo sanno.
è il mio passato, mai lo capiranno.
Mi dai del negro, dell’immigrato,
il tuo pensiero è un po’ limitato,
il mondo è cambiato, non è complicato…
Afroitaliano per te è un rompicapo.
Non sanno chi siamo in questo Stato
mi vuoi lontano, ho letto il tuo stato,
chi non ci vuole vede solo il colore,
la nostra nazione sta scritta nel cuore.
Sono afroitaliano
Afroitaliano
Afroitaliano
Sono afroitaliano
Afroitaliano
Afroitaliano
Questi che ne sanno di file in questura
delle mille facce della mia cultura
è la melanina ciò che li cattura
io non ho dei dubbi sulla mia natura.
Quando io rappo è in italiano
e anche se parto resto un italiano
la prima volta che ho detto “ti amo”,
ti giuro, l’ho fatto in italiano.
Gli 883, la Dogo Gang
i cartoni sul 6 con Cristina D’Avena
la scena rap che era giù con me
quando tutta sta gente non mi conosceva.
Fanculo i razzisti, quelli della Lega
ogni 2 Giugno su quella bandiera
mando una foto ai parenti in Nigeria
mangiando una fetta di pizza per cena.
Sono Afroitaliano,
Afroitaliano
Afroitaliano.
Sono Afroitaliano,
Afroitaliano
Afroitaliano.
– Ma lei si sente più africano o si sente più italiano?
– Afroitaliano, perché sono stufo di sentirmi dire cosa sono o cosa non sono. Sono troppo africano per essere solo italiano e troppo italiano per essere solo africano. Afroitaliano, perché il mondo è cambiato.
Sono Afroitaliano,
Afroitaliano
Afroitaliano.
Sono Afroitaliano,
Afroitaliano
Afroitaliano.
In sovraimpressione:
“Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”