Aspettando Godot

Claudio Lolli, Aspettando Godot (1972)

Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot
dormo tutte le notti aspettando Godot
ho passato la vita a aspettare Godot

Nacqui un giorno di marzo o d’aprile non so
mia madre che mi allatta è un ricordo che ho
ma credo che già in quel giorno però
invece di poppare io aspettassi Godot.

Nei prati verdi della mia infanzia,
nei luoghi azzurri di cieli e aquiloni
nei giorni sereni che non rivedrò
io stavo già aspettando Godot.

L’adolescenza mi strappò di là
e mi portò ad un tavolo grigio
dove fra tanti libri però
invece di leggere aspettavo Godot.

Giorni e giorni a quei tavolini
gli amici e le donne vedevo vicini
io mi mangiavo le mani però
non mi muovevo e aspettavo Godot.

Ma se i sensi comandano l’uomo obbedisce
così sposai la prima che incontrai
ma anche la notte di nozze però
non feci nulla aspettando Godot.

Poi lei mi costrinse ed un figlio arrivò
piccolo e tondo urlava ogni sera
ma invece di farlo giocare un po’
io uscivo fuori ad aspettare Godot.

E dopo questo un altro arrivò
e dopo il secondo un altro però
per esser del tutto sincero dirò
che avrei preferito arrivasse Godot.

Sono invecchiato aspettando Godot
ho sepolto mio padre aspettando Godot
ho cresciuto i miei figli aspettando Godot.

Sono andato in pensione dieci anni fa
ed ho perso la moglie acquistando in età
i miei figli son grandi e lontani però
io sto ancora aspettando Godot.

Questa sera sono un vecchio di settant’anni
solo e malato in mezzo a una strada
dopo tanta vita più pazienza non ho
non posso più aspettare Godot.

Ma questa strada mi porta fortuna
c’è un pozzo laggiù che specchia la luna
è buio profondo e mi ci butterò
senza aspettare che arrivi Godot.

In pochi passi ci sono davanti
ho il viso sudato e le mani tremanti
è la prima volta che sto per agire
senza aspettare che arrivi Godot.

Ma l’abitudine di tutta una vita
ha fatto sì che ancora una volta
per un momento io mi sia girato
a veder se per caso Godot era arrivato.

La morte mi ha preso le mani e la vita
l’oblio mi ha coperto di luce infinita
e ho capito che non si può
coprirsi le spalle aspettando Godot.

Non ho mai agito, aspettando Godot
per tutti i miei giorni aspettando Godot
e ho incominciato a vivere forte
proprio andando incontro alla morte.

Ho cominciato a vivere forte
proprio andando incontro alla morte.

Waiting for Godot

Translated by: Francesco Ciabattoni

I live each of my days waiting for Godot,
sleep every night waiting for Godot
I spent my whole life waiting for Godot.

I was born on a day of March or April, I’m not sure
my mother breastfeeding me is a memory I have
but I think already that day
instead of suckling I was waiting for Godot.

In the green meadows of my childhood
in those blue spaces of sky and kites
in those peaceful days which I’ll never see again
I was already waiting for Godot.

Adolescence yanked me from all that
and took me into a grey corner
but among so many books
instead of reading I was waiting for Godot.

Days and days on those desks
I saw friends and women close to me
But I bit my hands
I wouldn’t budge and waited for Godot.

But if the senses command, man must comply
so I married the first woman I chanced on
but even on my first wedding night
I did nothing than wait for Godot.

Then she pressed me and a son came,
little and round, he screamed every night
but instead of playing with him
I went out waiting for Godot.

And after one another came
and after the second came the third,
but to be completely honest I’ll say
I would have rather Godot had come.

I’ve grown old waiting for Godot
I buried my father waiting for Godot
grew my children waiting for Godot.

I retired ten years ago
lost my wife but acquired old age
my children have grown up but they live far away
and I’m still waiting for Godot.

Tonight I’m a seventy-year-old man
I’m lonely and I’m sick and I’m on a street
after so much life I have no more patience
and no longer wish to wait for Godot.

But this road brings me good luck
there’s a well over there, reflecting the moon
and deep darkness; I’ll throw myself in it
without waiting for Godot to come.

After a few step I’m standing before it
my face is sweat and my hands are shaking
it’s the first time I’m about to do something
without waiting for Godot to come.

But the habit of a whole life
has made it so that once again
for just a second I turned around
to check whether Godot had come.

Death took my hands and my life
oblivion covered me with infinite light
and I realized that one cannot
cover his back waiting for Godot.

I never acted because I waited for Godot
for all of my days waiting for Godot
and I began to live intensely
just as I walked into Death’s arms.

And I began to live intensely
just as I walked into Death’s arms