Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.
E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti è un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol
come fai tu.
Tu sei la musica
che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica
tu sei.
Tu sei la musica
che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica
tu sei.
“Romantica” vinse l’edizione 1960 del Festival di Sanremo, cantata in due diverse maniere da Renato Rascel, autore della musica, e dall’interprete Tony Dallara. Confrontate la versione interpretata da Rascel, qui sopra, con quella di Dallara. Aiutatevi con il commento di Roberto Agostini (“Sanremo Effects”, pp. 33-39 di Made in Italy: Studies in Popular Music)