Luciano Ligabue
Correggio (Reggio Emilia), (1960 – )
(Di Erika Deboni, Università di Pisa)
Luciano Riccardo Ligabue, in arte Ligabue[1], nasce a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 13 marzo 1960. Artista poliedrico molto conosciuto in Italia, esprime la sua genialità attraverso la musica, la sceneggiatura e la scrittura, e ha anche una casa discografica: la Mescal.
Durante la sua trentennale carriera, ha ricevuto sessanta premi per la sua attività musicale, tra i quali due Targhe Tenco, un Premio Tenco, un Premio Le parole della musica; cinque premi per l’attività di scrittore, fra cui il Premio Lunezia per il valore musical-letterario dell’album Miss Mondo; dodici onorificenze per la sua attività cinematografica; una Laurea honoris causa in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo e un Diploma honoris causa in Musica.
Diplomatosi in ragioneria, svolge svariati lavori, ma l’amore per la musica lo porta, appena diciottenne, a scrivere la sua prima canzone intitolata Cento lampioni, ma che non è stata mai pubblicata. Nel 1986 fonda il suo primo gruppo musicale, gli Orazero, con in quali partecipa a diverse competizioni musicali provinciali e nazionali con Sogni di rock’n’roll, Anime in plexiglass, Sarà un bel souvenir, Bar Mario e Figlio d’un cane.
Ancora con gli Orazero, nel 1988 incide il suo primo 45 giri: Anime in plexiglass / Bar Mario[2], singolo oggi introvabile che porta la vittoria di un concorso musicale regionale, il Terremoto Rock. Nello stesso periodo, fervono i preparativi per quello che poi diventerà il suo primo album, Ligabue, infatti il brano Eroi di latta è la prima versione di Balliamo sul mondo.
Nello stesso anno, viene notato da Pierangelo Bertoli, che deciderà di includere nel suo album del 1988, Tra me e me, Sogni di rock’n’roll e in quello del 1989, Sedia elettrica, Figlio d’un cane. Bertoli, inoltre, lo segnala al suo produttore, Angelo Carrara, grazie al quale nel 1990 nasce il suo primo album, Ligabue, registrato insieme ai Clan Destino [26]. In quella stessa estate, Ligabue partecipa al Festivalbar 1990, dove riceve il Disco verde per Balliamo sul mondo, premio rivolto al miglior cantante emergente.
Lambrusco coltelli rose & pop corn è il suo secondo album, del 1991[3], che trascinato dai singoli Libera nos a malo e Urlando contro il cielo, ripete il successo ricevuto con il disco d’esordio. Sula scia dei buoni risultati ottenuti, Ligabue comincia a proporsi anche come produttore: la sua mano compare sulla traccia Male non farà, brano del terzo album dei Timoria, la band emergente che nel 1992 aprono i concerti del tour del cantautore.
Il terzo lavoro, Sopravvissuti e sopravivventi però non trova il consenso del pubblico come i primi due, a causa delle tematiche oscure che affronta nei testi e provoca al cantante un periodo di crisi. L’unico motivo che gira nelle radio è Ho messo via e il rocker decide di lasciare il produttore.
Il 1994 è l’anno di A che ora è la fine del mondo? – sotto la Warner Music Italy -che comprende otto pezzi che Ligabue definisce “schegge sparse” sia perché per i testi prende spunto dall’andamento politico italiano del momento, sia perché contiene rielaborazioni delle sue stesse canzoni. Nello stesso periodo crea l’etichetta Mescal insieme a Valerio Soave e producono La Crus, i Massimo Volume, Modena City Ramblers e Stefano Belluzzi.
La consacrazione tanto attesa arriva nel 1995, con Buon compleanno Elvis, album che si ispira al rock americano. La sua fama diventa nazionale e brani come Vivo, morto o X, Hai un momento, Dio?, Leggero e Certe notti (vincitore della Targa Tenco come miglior canzone dell’anno), entrano nel cuore dei più giovani, riuscendo così a vendere oltre 1.200.000 copie, motivo per cui vince il Disco di platino europeo IFPI e tre volte il Premio Italiano della musica PIM.
Il periodo aureo del cantante prosegue nel 1997 con Su e giù da un palco, doppio disco live con tre inediti: Il giorno di dolore che uno ha, Tra palco e realtà e Ultimo tango a Memphis. Opera con cui, nel 2006, abbatterà di nuovo il muro del milione di copie vendute. Il 1997 vede l’artista anche sotto un altro punto di vista: Ligabue emerge anche in qualità di scrittore e il primo libro si intitola Fuori e dentro il borgo. Da qui in poi seguono: La neve se ne frega del 2004, La neve se ne frega in versione fumetto nel 2005, Lettere d’amore nel frigo del 2006, Il rumore dei baci a vuoto del 2012, Scusate il disordine del 2016 e È andata così del 2020.
Nel 1998 arriva nelle sale cinematografiche italiane il primo film di Ligabue: Radiofreccia, per il quale realizza la colonna sonora, Ho perso le parole, Metti in circolo il tuo amore e Siamo in onda. Nell’album, omonimo del film, si sente l’ispirazione dell’autore verso artisti internazionali quali David Bowie, Iggy Pop, Lou Reed, Lynyrd Skynyrd, Bob Dylan e Neil Young. Singolare è la partecipazione di Francesco Guccini nel film, in qualità di attore.
A quattro anni di distanza da Buon compleanno Elvis, il 1999 vede l’uscita sia di Il mio nome è mai più,firmato LigaJovaPelù, unsingolo pacifista pensato da Ligabue, Lorenzo Cherubini e Piero Pelù, il cui ricavato va in beneficenza ad Emergency, sia del suo sesto impegno: Miss mondo, nel quale l’autore guarda a nuovi orizzonti musicali e tematici e le arie autobiografiche presenti in Una vita da mediano, Si viene e si va e in Almeno credo trainano l’album alle vette delle classifiche. Nel mese di novembre, Ligabue si esibisce a Dublino sul palco di MTV Europe Music Awards 1999, presentando L’odore del sesso ad un pubblico internazionale.
Continua la collaborazione con Francesco Guccini, e nel 2000 quest’ultimo dà alla luce l’album Stagioni, dove compare Ho ancora la forza, scritta a quattro mani con Ligabue, per la quale Guccini riceve la Targa Tenco.
Nei primi anni del nuovo millennio, Ligabue arriva sul mercato discografico con Fuori come va?, album del 2002. Questo anno vede anche l’uscita del secondo film di Ligabue, Da zero a dieci, anche in questo film, come in Radiofreccia, Ligabue appare in un piccolo cameo.
Nel 2003, il suo secondo live, Giro d’Italia, ma l’evento più atteso è quello del 2005, quando decide di festeggiare i primi suoi quindici anni di carriera con un concerto all’aeroporto Campovolo della sua città natale, alla presenza di oltre 165.000 partecipanti. Uno show di quasi tre ore, dove il rocker viene supportato dalla Banda, gruppo con cui ha inciso Buon compleanno Elvis, e alla band storica Clan Destino. Dei problemi di audio causano l’abbandono prematuro del concerto di una parte del pubblico. A fronte di questo episodio, Ligabue stende una lettera di scuse ai fan direttamente su suo sito ufficiale.
Successivamente all’uscita dell’ottava fatica, Nome e cognome, al quale partecipa un giovane Giovanni Allevi, Ligabue dedica anima e corpo ai suoi innumerevoli concerti, compreso quello alla Cerimonia di apertura dei IX Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006, e le Sette notti in Arena del 2008, dalle quali nasce anche un album live.
Arrivederci, mostro! del 2010 è un cofanetto che contiene sia musiche nuove, sia le stesse ma live, inoltre Ligabue ha pensato di omaggiare ogni città che ha ospitato il suo concerto inserendoci una versione dei pezzi suonati durante le serate.
Il 2013 rivede l’Arena di Verona come sede protagonista dei suoi concerti, con sei serate dal 16 al 23 settembre, dove presenta Mondovisione, uscito da appena una decina di giorni e anticipato dal singolo Il sale della Terra, a cui segue Tu sei lei. Le due track spingono l’album al primo posto della classifica FIMI, dove rimarrà per ben quattro settimane consecutive aggiudicandosi così sette dischi di platino.
Per celebrare il venticinquesimo anno di carriera, Ligabue nel 2015 ritorna a Campovolo, organizzando ben tre ore e mezzo di spettacolo davanti ad una platea di più di 150.000 persone, dove comunica la data di altre esibizioni che avverranno prima dell’uscita del suo undicesimo disco: Made in Italy, del 2016. Made in Italy è anche il titolo del suo terzo film, del 2018, con Stefano Accorsi e Kasia Smutniak.
Il dodicesimo, Start, del 2019, è un preludio per il prossimo spettacolo a Campovolo, originariamente fissato per il 12 settembre 2020, ma è stato rimandato del 4 giugno 2022 a causa della pandemia COVID-19.
Dicembre 2020 vede la nascita del cofanetto intitolato 7. Ligabue decide di manifestare il suo arrivo su Rai1, interpretando La ragazza dei tuoi sogni. Da questa sua ultima (per il momento) impresa, vengono estratti Volente o Nolente, Mi ci pulisco il cuore ed Essere Umano.
NOTE:
[1] Luciano Ligabue e Massimo Cotto, È andata così – Trent’anni come si deve, Mondadori, 2020.
[2] La copia fisica, in formato 45 giri, pubblicato in poche copie, è oggi introvabile.
[3] Riccardo Bertoncelli, Una vita da mediano, Giunti 1999.
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