Don Chisciotte

Francesco Guccini & Beppe Dati (2000)

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.

Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto
d’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto

Vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l’ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l’accetto, forza sellami il cavallo!

Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l’ingiustizia giorno e notte,
com’è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte.

Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore.
È la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra

cominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.

E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini.

È un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello,
io che sono più realista mi accontento di un castello.
Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
quant’è vero che anch’io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza.

Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all’aurora
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!

L’ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fa d’ombra e s’ingarbuglia la matassa.

A proposito di questo farsi d’ombra delle cose,
l’altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori

era chiaro come il giorno, non è vero, mio signore?
Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com’è vero che ora ho fame !

Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch’io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l’apparenza delle cose come vedi non m’inganna,
preferisco le sorprese di quest’anima tiranna

che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d’oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire.

Mio signore, io purtroppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia?

In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il Capitale, oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al potere dare scacco e salvare il mondo intero?

Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perché il male ed il potere hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po’ di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?

Il potere è l’immondizia della storia degli umani
e anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte:
siamo i grandi della Mancha,
Sancho Panza e Don Chisciotte!

Don Quixote

Translated by: Fabio Romerio

I’ve read umpteen stories of wandering knights,
of feats and victories of the righteous over the bullies
to remain still cooped up with my books in this room
like a lazy coward, deaf to every sufferance.

Injustice rules the world today more than yesterday,
but we hear no more of heroic knights;
and that’s why, Sancho, we need above all
a wholehearted upsurge, even if it were a crazy dream:

go fetch my saddle, that my fearless commitment
I pledged to my love, Dulcinea del Toboso,
and to you Sancho I promise that you will earn a castle,
but I won’t accept a refusal, go on and saddle my horse!

You will be my squire, my comforting shadow
and with this pure heart, my shield and Rocinante,
I will fight injustice with my spear day and night,
as it’s true that in La Mancha my name is Don Quixote.

This fool is insane, he needs a doctor,
it’s not worth contradicting him, he’s never in a good mood.
He’s the most depressing man who ever walked this Earth,
a knight without fear of fighting a solitary war

that he started for the love of a woman he met
in a brothel where she is a prostitute,
but thinking that he saw a true princess,
he insisted at all costs to make her that promise.

And for days we have been only getting kicked in the ass,
we don’t know where we are, without bread and nothing to drink
and this crazy man who is more gullible than a child
just yesterday got stuck between the mill blades.

He’s stubborn, an idealist, he’s got too many dreams in his head:
I am more of a realist and I settle for a castle.
He’ll make me Governor and I will have plenty of land,
as it’s true that I too have a heart and that my name is Sancho Panza.

Get up, Sancho, it’s late, you can’t possibly still want to sleep,
only cynics and cowards don’t wake up at dawn:
for the first ones it’s their indifference and disdain of values
and for the second it’s reluctance toward their duties!

Injustice is not the only evil devouring the world,
man’s soul has often hit rock bottom,
but we have to hurry because the more time goes by
and the more our enemy hides in the dark and the skein gets tangled.

Speaking of hiding in the dark,
the other day when you saw those defenseless sheep
you attacked them as if they were an army of Moors,
but the fact that, on top of the dogs, the shepherds too

were going to bite us was clear as day, isn’t it true, my Lord?
I may be a coward and lazy, but I am not a traitor,
I only believe in what I see and for me the truth is still
the only measuring stick that I have, as it is true that now I’m hungry!

Sancho listen to me, I beg you, I too was a realist,
but now I don’t care anymore and, even though I can see very well,
the appearance of things does not deceive me anymore,
I prefer the surprises of my tyrannical soul

that with its tricks changes the reality that is in front of you,
but gives you new eyes and lights up your feelings.
In the past I was bored and I even wanted to die,
But now I am a new man who is not afraid to suffer.

My Lord, unfortunately I am just a poor illiterate
and I understood little or nothing of your abstract speech,
but even if my courage will triumph over my laziness,
will the two of us be able to bring back justice?

In a world where evil is everywhere and has always won,
where the Capital reigns, today even more so without mercy,
will this nag and this useless squire be able to
defeat the powerful and save the whole world?

Dear Sancho, are you saying that I should retreat
because the evil and the powerful are so dark and scary?
I should also give up my self-respect,
be humble and accept this reality?

The powerful are the rubbish of all mankind,
and even if we are two scrappy romantics,
we will spit our hearts in the face of injustice day and night:
we are the “Greats of La Mancha”
Sancho Panza and Don Quixote!