Ius Music

Amir Issaa (2014)

Hey, say…
I miei fratelli sono afro-fieri, Maghreb e cinesi, filippini,
con i piedi qua e il sangue da altri paesi,
chi ha la madre che lavora nelle case di ignoranti
che abbandonano le loro sole in braccio alle badanti,
gente stupida rimasta ancora al medioevo
li sveglio di notte, sono l’incubo dell’uomo nero…
E se il futuro è il nostro lo vogliamo in esclusiva,
stanchi di elemosinare i diritti e metterci in fila.

Da Palermo a Torino scoppierà un casino,
se l’Europa è un’altra storia, se Roma non è Berlino,
è la paura di qualcosa che ormai vive qua vicino
e non ti salverai in Padania, non esiste in nessun libro,
non sono un G2 Italiano col trattino,
una Fiat Uno col bazooka sul tettino!
È la storia di un normale cittadino impazzito:
era clandestino, adesso è un assassino.

Questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey

Non c’è frontiera quando la mia gente parla.

Questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey

Orfano di quest’Italia, un superstite, resto a galla.

La mia non è una razza, la mia è una tribù,
quelli sempre al centro del mirino, è questa la mia crew,
la mia gente stanca di essere accusata,
di essere considerata il pericolo dentro casa,
amici laureati fermati da uno con la terza media, umiliati e maltrattati,
e non c’è scusa quando l’ignoranza parla,
se qua l’essere italiano è solamente sulla carta!

Se ti senti fuori luogo in questa situazione
e diventi uno straniero nella tua nazione,
stessa lingua, stessa rabbia, stesso cibo,
siamo nella stessa merda, non sono io il tuo nemico!
Siamo scacchi nella stessa battaglia
noi orfani superstiti, fratelli d’Italia,
oltre i muri, le frontiere e i confini
Balotelli: faccio gol e sono tutti felici!

Questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey

Non c’è frontiera quando la mia gente parla.

Questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey
questa è Ius music, Ius Music hey hey

Orfano di quest’Italia, un superstite, resto a galla.

Ius Music [1]

Translated by: Smith College ITL 340 students, Fall 2015, Erica Moretti and Ombretta Frau

Hey, say…
my brothers are Afro-proud, from the Maghreb[2], China, and the Philippines
with their feet here and their blood from other countries
whose mothers work in the homes of ignorant people
that abandon their own mothers in the arms of immigrant caretakers
stupid people stuck in the Middle Ages
I keep them awake at night, I’m their boogieman[3] nightmare
and if the future is ours, we want exclusive rights to it
tired of begging for our rights and of waiting in line.

From Palermo to Turin we’ll wreak havoc
if Europe is another story, if Rome isn’t Berlin
it’s the fear of something that already lives nearby
and you can’t escape to Padania[4], it doesn’t exist in any book
I am not a hyphenated G2[5] Italian,
a fiat, one with a bazooka on the roof
this is the story of a normal citizen gone insane
he used to be an illegal immigrant, now he is a killer.

This is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music.

There are no borders when my people speak.

This is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music.

An orphan of Italy, a survivor, I stay afloat

Mine isn’t a race, it’s a tribe
the ones always under fire, this is my crew
my people are tired of being accused
of being considered the homegrown danger
friends with college degrees are stopped by someone who only finished eighth grade, they’re humiliated and mistreated
and there is no excuse when ignorance speaks
if here being Italian is only on paper
if you feel out of place in this situation
and you become a foreigner in your own country
same language, same anger, same food

We’re in the same shithole, I am not your enemy
we’re pawns in the same battle
we’re the surviving orphans, brothers of Italy[6],
beyond the walls, frontiers, and borders
Balotelli[7], I score and everybody’s happy

This is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music.

There are no borders when my people speak.

This is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music
this is Ius music, Ius Music.

An orphan of Italy, a survivor, I stay afloat

 

NOTES

[1] Il titolo si riferisce allo IUS SOLIS, cioè la “legge del suolo”, che in certe nazioni come gli Stati Uniti garantisce la cittadinanza a chi è nato sul suolo di quel paese. In Italia invece vige lo IUS SANGUINIS, cioè per avere la cittadinanza alla nascita è necessario avere almeno un genitore di nazionalità italiana, a prescindere da dove si nasce.

[2] Il Maghreb, nell’uso moderno, comprende il Marocco, l’Algeria, la Tunisia, la Libia e la Mauritania.

[3] L‘ uomo nero viene invocato nelle filastrocche per spaventare i bambini.

[4] “Padania”, o Valle del Po, è la maggiore pianure del nord Italia. Il termine Padania è stato rilanciato negli anni ’90 quando la Lega Nord, un partito politico di destra che ora si chiama semplicemente Lega, propose riforme in senso federalista e indipendentista per separarsi dal resto d’Italia. Da allora “Padania” è spesso associato alle politiche xenofobe e razziste della destra italiana.

[5] G2 indica gli italiani di seconda generazione

[6] “Fratelli d’Italia” sono le prima parole dell’inno nazionale

[7] Mario Balotelli è un giocatore di calcio italiano di discendenza ghanese.