Quest’anno a Natale volevo scappare
non ero più in grado di sopportare
mia moglie che puzzava di brodo vegetale
e il cane che pisciava sui fogli di giornale.
Perché spesso a Natale mi viene il magone
con le luci, il presepe e tutte quelle persone
con i pacchi dei regali, con le facce tutte uguali
col boccone sempre in bocca, come un branco di maiali.
E pensare a com’era bella
questa notte trent’anni fa
alla luce di un’altra stella
alla luce di un’altra età.
E continuo a sognare con la casa sul mare
con la spiaggia e una barca per andare a pescare
qualche pesce tropicale o vecchie storie marinare
di stelle cadenti che diventano lampare.
Ma di mare qui c’è solo questa stupida insalata
ennesima portata dell’ennesimo cenone
le farfalle col salmone, lo spumante e il panettone
i ragazzi improfumati in attesa del veglione.
E pensare a com’eri bella
quella notte vent’anni fa
quella notte di luna piena
solo d’ingenuità.
Cosa rimane? Mogli, figli, fantasie
forse è il momento di andare
corri e scappa via!
ma poi ti fermi un secondo e rimani così
a pensare che il peggio è passato
a un passo da qui.
Quest’anno a Natale volevo morire
poi ho visto l’orario e sono andato a dormire
ho spento la luce e la stella cometa
finite le feste mi metterò a dieta.
Mogli, figli, fantasie
forse è il momento di andare
corri e scappa via!
Ma poi ti fermi un secondo e rimani così
a pensare che il peggio è passato
a un passo da qui.