Via del campo

Fabrizio De André, (Bluebell Records, 1967)

Via del Campo c’è una graziosa,
gli occhi grandi color di foglia,
tutta notte sta sulla soglia,
vende a tutti la stessa rosa…

Via del Campo c’è una bambina
con le labbra color rugiada,
gli occhi grigi come la strada,
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c’è una puttana,
gli occhi grandi color di foglia,
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano.

E ti sembra di andar lontano,
lei ti guarda con un sorriso,
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare,
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde,
piangi forte se non ti sente!

Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fior,
dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fior.

Via del Campo

Translated by: Fabio Romerio

On Via del Campo there’s a pretty woman
with big eyes, the color of leaves
she stands all night on her doorstep
and sells the same rose to everyone.

On Via del Campo there’s a young girl
her lips are the color of the morning dew
her eyes are gray like the street
and flowers blossom wherever she walks.

On Via del Campo there’s a whore
with big eyes, the color of the leaves
if you feel like making love to her
all you need to do is take her hand.

And you’ll feel like you’re flying away
she looks at you with a smile
you had no idea that paradise
was right there, just one floor up.

On Via del Campo a deluded man goes
to beg her to marry him
and watch her walk up the stairs
until she shuts the door of her balcony.

Love and laugh if love answers your call
cry loudly if it won’t listen.
Nothing grows from diamonds,
flowers grow from manure.
Nothing grows from diamonds,
flowers grow from manure.

Di Francesco Ciabattoni (Georgetown University)

“Via del campo” (1967) offre uno sguardo su una delle zone più autentiche di Genova: la famosa via del centro storico, dietro il porto, con la sua miseria e la sua brama di vita, diventa quasi un sinonimo della prostituta senza nome attorno alla quale ruota la canzone. De André la descrive prima come una bella donna, poi come una bambina e infine come una puttana, dimostrando che ogni giudizio morale è l’occhio di chi guarda. Se un uomo si innamora di lei deve essere un pazzo, ma è così che funziona l’amore: siamo felici e ridiamo quando esso risponde alla nostra chiamata, ma piangiamo quando ci lascia soli per strada. L’ambientazione, il tono e i protagonisti sono i preferiti di De André: gli angoli sporchi e il porto della sua città natale, dove una vita vera scorre nelle vene della gente vera, lontano dai quartieri benestanti dei borghesi di Genova (dove peraltro il cantautore è nato). La musica di questa canzone è liberamente presa da “La mia morosa la va a la fonte” (1965) di Enzo Jannacci, con testo di Dario Fo: il duo l’aveva eseguita nel loro spettacolo teatrale Vengo anch’io no tu no! Un anno dopo, il cantautore Oscar Prudente riutilizzò la melodia (che Jannacci sosteneva di aver preso da una canzone popolare del XVI secolo) per la sua ninna nanna “Dormi dormi“. Anche il testo di De André mostra un debito verso il testo di Prudente.

 

Dormi dormi (Oscar Prudente, 1966)

Dormi, dormi che io ti canto
e verrà un sonno di rose e argento
non farci caso, è soltanto il vento
che urla e piange intorno a te.

Se chiudi gli occhi non ci badare,
se tutto intorno senti gridare,
le cose tristi non le guardare
che crescon fiori intorno a te.

Più gente crepa più crescon fiori
e più si brucia più han bei colori,
colori dolci ma senza odori
non li guardar cerca di dormir.
Colori dolci ma senza odori
non li guardar cerca di dormir.

Dormi, dormi che io ti canto
e verrà un sonno di rose e argento
non farci caso, è soltanto il vento
che urla e piange intorno a te.

Se chiudi gli occhi non ci badare,
se tutto intorno senti gridare,
le cose tristi non le guardare
che crescon fiori intorno a te.

Più gente crepa più crescon fiori
e più si brucia più han bei colori,
colori dolci ma senza odori
non li guardar cerca di dormir.
Colori dolci ma senza odori
non li guardar cerca di dormir.